I nostri vini nascono dall’intreccio di due passioni. Quella della famiglia Bonotto per la propria terra e le proprie vigne, che crescono all’interno delle magiche Colline del Prosecco diventate da poco patrimonio dell’Unesco per la loro incredibile bellezza, e quella per la genuinità di un prodotto che non conosce eguali al mondo.

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Azienda

ALLA RICERCA DELLA BOLLICINA PERFETTA

Mi chiamo Loris Bonotto, titolare delle cantine Le Contesse e parlare della mia azienda è la cosa che mi piace di più perché è il racconto della mia vita.

Discendo da una famiglia di contadini originari di San Polo di Piave, i miei antenati possedevano dei terreni tra i quali un piccolo appezzamento che apparteneva alle sorelle Tiepolo di Venezia. Nel 1976 ho avviato l’azienda agricola con mia moglie Luigina, l’abbiamo chiamata “Le Contesse” proprio in riferimento alle sorelle Tiepolo. 

I primi vigneti di glera erano piantati con metodo Bellussera, tuttora ne abbiamo qualcuno perché rappresenta la nostra storia e tramanda la nostra memoria. Se venite a visitarci sicuramente non mancherà una passeggiata sotto i tralci.

La mia passione, l’enologia

Ho studiato al Collegio Brandolini Rota ad Oderzo e successivamente ho conseguito il diploma di enologo a Conegliano, nella più famosa e storica scuola di enologia d’Italia. Mio padre, allora, aveva una cantinetta con le vasche in cemento e vendeva il vino all’ingrosso. I vigneti erano di Carmenere, Pinot Bianco e Chardonnay.

Iniziai a produrre Pinot Bianco e Pinot Chardonnay con metodo Champenois e Chardonnay frizzante con metodo Charmat. Il vino frizzante era rarissimo, mi accorsi però che alla gente piaceva e lo richiedeva! Il prosecco all’epoca si trovava solo ed esclusivamente a Conegliano.

Mi piaceva sperimentare, adoravo lavorare con l’acciaio, mi piaceva la pulizia, l’igiene e il fatto che il vino potesse stare meglio in un ambiente dove avrebbe mantenuto i suoi profumi e il suo gusto naturale. Nel frattempo, io e i miei amici andavamo per colline a curiosare e a conoscere questo nuovo vino, il prosecco, che sarebbe diventato il più famoso aperitivo degli ultimi anni.

In quegli anni nacque il mio primo figlio: Davide, un vortice di energia pura.

Acquistai il mio primo camion per i trasporti e una piccola linea di imbottigliamento, giravo tutta l’Italia con le damigiane e le bottiglie. Era stancante ma Luigina ed io non ci siamo mai persi d’animo, caricavamo il camion e ripartivamo subito perchè non si poteva perdere tempo. A casa c’era una famiglia e il lavoro da mandare avanti.

Da una autoclave piccola divennero due e poi tre fino ad arrivare, con la nascita del mio secondo figlio Fabio, ad avere un edificio solo per le vasche, che già all’epoca erano refrigerate. Decidemmo poi di assumere un dipendente, comprammo un altro camion e negli anni 90 eravamo già arrivati a 800.000 bottiglie.

Dall’Italia all’estero e il passaggio al biologico

Appena sistemata l’azienda decisi di partire e portare il prodotto all’estero.
Seguivo corsi d’inglese la sera dopo il lavoro e nel weekend, munito di cuffie e walkman, riascoltavo le lezioni. L’estero è stata una vera rivelazione.
Due elementi non sono mai mancati: la passione e la tenacia. Ci hanno consentito di portare avanti il sogno e l’ambizione di produrre con le nostre uve delle ottime bollicine italiane da esportare nel mondo. E ora posso dire che anche quest’obiettivo è stato raggiunto, i nostri vini si trovano nelle tavole dei più importanti ristoranti del mondo, dalla Cina alla Russia, dal Brasile agli Stati Uniti, dall’Australia al Giappone senza dimenticare l’Europa.

Siamo diventati una delle più importanti cantine del territorio trevigiano, sono di nostra proprietà più di 200 ettari di terreno di cui 70 già certificati bio. Il biologico è la nuova strada che vogliamo percorrere, per noi, per voi, per i nostri figli e per la Terra. Biologico significa:

  • controlli accurati perché le aziende che producono prosecco bio sono chiamate a soddisfare rigidi protocolli;
  • passione perché a causa delle severe normative, dei controlli e di molti altri fattori, produrre biologico è faticoso e chi lo fa ama la natura e la rispetta;
  • sano perchè i prodotti bio sono naturali e seguono la stagionalità, offrendovi quindi uno stile di vita più sano e in linea con l’ambiente;
  • qualità, di prodotto e della vita perché coltivare bio significa salvaguardare il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Il nostro vino rispetta i nostri valori come rispetto, onore, sincerità e genuinità…sempre.

Orgoglioso di essere un produttore di vini spumanti

Devo essere sincero e confidarvi che non sarei mai arrivato fino a qui se non avessi avuto al mio fianco mia moglie, una donna che non ha uguali, che se fosse nata in un’altra epoca sarebbe stata un abile condottiera o una regina a capo di un regno, lei è il mio sostegno e la mia forza e insieme abbiamo costruito tutto questo e cresciuto due figli. Ora siamo qui a viverlo insieme con i nostri nipoti.

Sono orgoglioso di dire che sono un produttore di vini spumanti, che quello che ho fatto l’ho fatto perché ci credevo e perché volevo che la gente in ogni parte del mondo potesse bere delle bollicine di qualità.

Orgoglioso di essere un produttore di vini spumanti

Devo essere sincero e confidarvi che non sarei mai arrivato fino a qui se non avessi avuto al mio fianco mia moglie, una donna che non ha uguali, che se fosse nata in un’altra epoca sarebbe stata un abile condottiera o una regina a capo di un regno, lei è il mio sostegno e la mia forza e insieme abbiamo costruito tutto questo e cresciuto due figli. Ora siamo qui a viverlo insieme con i nostri nipoti.

Sono orgoglioso di dire che sono un produttore di vini spumanti, che quello che ho fatto l’ho fatto perché ci credevo e perché volevo che la gente in ogni parte del mondo potesse bere delle bollicine di qualità.